
2024 FESTIVAL DI CANNES: MIGLIOR SCENEGGIATURA
«Sono cresciuta con il cinema horror per la sua sensazione di libertà e di voglia di sperimentare. Il genere è eccessivo, folle, pieno di un’energia che non riscontri nel quotidiano. Il film nasce dalla riflessione sulla violenza che ho percepito in quanto donna. Non voglio essere guardata, non voglio preoccuparmi del giudizio degli altri. Sono una femminista, ma tutte queste idee sull’aspetto sono penetrate nel mio cervello con una forza tale… Quando sei giovane ti senti sempre inadatta, troppo grassa, il naso troppo grande, troppo alta o troppo bassa. Il corpo delle donne è tutt’altro che neutrale.» (Coralie Fargeat)
«La Fargeat sa come mescolare riflessioni post-femministe – il nome del CEO, Harvey, non è un caso – con gore, ironia e frattaglie; mette a confronto due icone, una di ieri (Moore) e una di oggi (Qualley), creando l’ibrido troma-tizzante (avete letto bene, Troma, proprio quella di The Toxic Avenger) ElizaSue, il nuovo mostro o la nuova carne, Carrie e John Merrick ricuciti in un corpo solo. Coralie Fargeat, ci spiattella in faccia la realtà nuda e cruda della ricerca ossessiva delle bellezza, divertendosi e divertendoci, con la complicità del trio Moore/Qualley/Quaid, gettandoci in faccia quintali di prosthetics e litri di sangue, cinema alto e basso, dove Barbie incontra Cronenberg e Kubrick.» (Simone Bisantino, Nocturno.it)

Una singola iniezione sblocca il tuo DNA.
Inizia una nuova divisione cellulare che rilascerà una versione migliore di te stesso.
Devi solo condividere.
Una settimana per uno. E una settimana per l’altro.
Un perfetto equilibrio di sette giorni ciascuno.
L’unica cosa da non dimenticare: non puoi scappare da te stesso.
COME USARE
Attivare solo una volta.
Stabilizzare ogni giorno.
Scambiare ogni sette giorni. Senza eccezioni.
Ricorda che sei unico.