image/svg+xml

Mar de molada

registaMarco Segato
castMarco Paolini
paeseItalia
anno2025

Orari

mercoledì 14 maggio
Iscriviti al nostro canale WhatsApp per ricevere la programmazione e aggiornamenti

Nell’autunno del 2024 Marco Paolini ha portato in scena “Mar de Molada”, uno spettacolo che esplora il legame tra acqua e territorio, attraverso il racconto delle trasformazioni idriche e geologiche nel Veneto. In quattro spettacoli campestri e itineranti, dalla Marmolada all’Adriatico, Marco Paolini intreccia narrazione, scienza e poesia per sensibilizzare sull’urgenza di una gestione sostenibile delle risorse idriche. II film documentario segue il processo artistico dello spettacolo, mettendo in scena il rapporto tra territorio, teatro e coscienza civile, da sempre al centro del lavoro dell’artista veneto.

⚠️❗ MERCOLEDÌ 07 MAGGIO OSPITE IN SALA MARCO PAOLINI ⚠️❗

  • ore 18:00 – PRIMA PROIEZIONE. ALLA FINE DOMANDE E RISPOSTE CON MARCO PAOLINI E IL REGISTA MARCO SEGATO
  • ore 20:15 – SECONDA PROIEZIONE. PRESENTAZIONE E INTRODUZIONE DEL FILM CON MARCO PAOLINI E IL REGISTA MARCO SEGATO

NON SI ACCETTANO PRENOTAZIONI. PREVENDITE APERTE, NON SONO VALIDI GLI ABBONAMENTI

Film documentario di Marco Segato che segue da vicino la costruzione dell’omonimo spettacolo campestre con cui Marco Paolini ha emozionato il pubblico, portando il teatro tra i prati e i paesaggi più straordinari del Veneto.
Questo diario di viaggio racconta da un lato il processo artistico che ha portato alla creazione dello spettacolo, dall’altro l’intreccio tra memoria del territorio, scienza e coscienza civile, temi da sempre al centro del lavoro di Paolini.

Note di regia
Negli anni ho affiancato Marco Paolini in diversi progetti, dal cinema di finzione al documentario, alla televisione, ma non avevo ancora avuto l’occasione di raccontare uno degli aspetti più affascinanti del suo lavoro, il processo creativo che dà forma ai suoi spettacoli. Con il documentario Mar de Molada ho cercato di restituire la forza evocativa dell’omonimo progetto teatrale, realizzando una sorta di diario di viaggio che segue da vicino Paolini e i tanti artisti coinvolti nelle varie fasi della costruzione drammaturgica: dalle prove con il coro, ai sopralluoghi fino agli incontri con gli esperti. Per raccontare quel continuo equilibrio tra creazione artistica e pratica teatrale e civile che ne caratterizza la poetica. Così facendo le tematiche al centro dello spettacolo sono emerse naturalmente. La narrazione si muove così su un doppio registro: da un lato il racconto del processo artistico, dall’altro l’intreccio tra memoria del territorio, scienza e coscienza ecologica. In un’epoca segnata dai cambiamenti climatici, credo sia urgente affiancare alla scienza un linguaggio capace di coinvolgere emotivamente, rendendo il cinema e il teatro strumenti di consapevolezza e azione collettiva.