FESTIVAL DI BERLINO 2024 – IN CONCORSO
L’ESORDIO ALLA REGIA DI MARGHERITA VICARIO NASCE DA UNA RIFLESSIONE RICORRENTE NEL LAVORO DELLA CANTAUTRICE: QUAL È LA SITUAZIONE DELLE DONNE NELLA MUSICA OGGI? È NELLA RICERCA DI UNA RISPOSTA ESAUSTIVA A QUESTA DOMANDA CHE PRENDE VITA GLORIA!, UN’OPERA DI ROTTURA PER UN RITRATTO FEMMINILE NON CONVENZIONALE ENERGICO E APPASSIONATO.
«Il mio obiettivo era quello di calare una storia di fantasia in un contesto storico preciso e pieno di dettagli. Tenevo tantissimo, in generale, alla verosimiglianza di questa storia, che è vero, è piena di guizzi fantastici, salti nel tempo musicali, ma ha anche l’ambizione di raccontare la reale condizione di queste musiciste nella loro epoca. Con costumi, scenografia e fotografia abbiamo lavorato in questa direzione. Il punto di partenza è quindi filologico e solo da lì poteva partire poi l’aspetto più “fantastico” che è invece delegato al mondo interiore delle protagoniste e alle loro creazioni musicali.» (Margherita Vicario)
«Sì, Gloria! è rivoluzionario. Non tanto perché unisce il film in costume, la commedia, il backstage musicale, ma per come lo fa. (…) segue l’onda e l’energia della musica e soprattutto crea una frattura sensibile con la visione più classica, con la “bella forma”. Perché della ‘bella forma’ a Gloria! non gliene può fregare di meno. Tutti quegli incontri di notte in cantina davanti al pianoforte sono pura magia, conflitto, passione. Tempo. Ritmo. La clessidra si gira. Ancora stacco. Fuori ci sono gli echi della Rivoluzione Francese ma lì in quell’istituto il mondo sembra essersi fermato. (…) In Gloria! sentiamo prima di vedere. È pura percezione nella ricerca dell’armonia, del tempo, della passione e della bellezza. Dalle luci della candele si intravedono forse da lontano le fiamme di Céline Sciamma. Ma soprattutto Gloria! è il grande incrocio (im)possibile tra X-Factor e Sofia Coppola. Proprio come Marie Antoinette prende di petto la Storia e diventa pop. Per questo contagia e stravolge. Prima ti descrive, poi ti racconta, infine ti abbraccia. È un film che ha un cuore grande così e da un certo momento ti trascina dentro, a ballare e a cantare. Un’inaspettata e bellissima rivelazione.» (Simone Emiliani, sentieriselvaggi.it)
Margherita Vicario (classe ’88) è un’attrice e cantautrice diplomata all’Accademia Europea d’Arte Drammatica. Negli anni dell’accademia scrive l’ep “Esercizi Preparatori” e “Minimal Musical”, il suo primo album da cantautrice. Scrive la tesi del B.A. in Performing Arts sull’uso della musica popolare nel teatro politico di Brecht e approfondisce lo studio del metodo Dalcroze, un sistema di pedagogia musicale basato sull’apprendimento delle regole musicali tramite l’ascolto e l’uso del corpo. Nel 2014 porta in giro per club e teatri il suo primo spettacolo concerto “LEM LEM – Liberi Esperimenti Musicali”. Nel frattempo lavora come attrice in film e serie televisive (Woody Allen, Lamberto Bava, Marco Pontecorvo, Pappi Corsicato). Portando avanti entrambe le carriere da attrice e musicista, pubblica nel 2021 il suo secondo album “Bingo” con Universal. Collabora con artisti come Francesco Guccini, Vinicio Capossela, Vasco Brondi, Lo Stato Sociale, Raphael Gualazzi, Elodie, Rancore, La Rappresentante di Lista e molti altri.