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Estranei (all of us strangers)

registaAndrew Haigh
castAndrew Scott, Paul Mescal, Jamie Bell, Claire Foy, Carter John Grout, Ami Tredrea
paeseStati Uniti
anno2024

Orari

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Adam è uno sceneggiatore quarantenne gay che abita in un complesso di appartamenti londinese. Un giorno bussa alla sua porta Harry, giovane uomo esuberante che gli si propone con grande disinvoltura sentimentale e sessuale, ma inizialmente Adam è troppo riservato e solitario per concedersi il piacere di questa nuova scoperta. Andando in visita alla casa della propria infanzia l’uomo incontra i fantasmi dei suoi genitori, scomparsi quando lui era appena dodicenne, e all’epoca incapaci di accettare la sua emergente omosessualità. I genitori gli appaiono come suoi coetanei e come presenze molto reali, con cui confrontarsi per riallacciare i fili di un passato bruscamente interrotto dall’incidente del quale mamma e papà sono stati vittime. Ma confrontarsi con i propri fantasmi non è facile per un uomo che ha fatto tutto il possibile per evitarli, così come ora sta facendo il possibile per evitare il contatto con una nuova possibilità di amore.

MARTEDÌ 28 MAGGIO A 3 EURO PER TUTTI

IN COLLABORAZIONE CON C.I.A.O LGBTQIA + | 🏳️‍🌈 Comitato Inclusivo di Azione e Orientamento 🏳️‍🌈 Belluno| evento pre Pride

Ispirato all’omonimo romanzo di Taichi Yamada, Estranei di Andrew Haigh (45 anni, Weekend), con protagonisti gli acclamati Andrew Scott e Paul Mescal, è un dramma psicologico raffinato e di difficile classificazione, una parabola delicatissima sulla difficoltà di venire a patti con i traumi del passato e le proprie personali insicurezze, con un confine labile tra i fantasmi dell’inconscio e l’evocazione dei morti.

«Chiunque mi conosca sa che il film è piuttosto personale. Per esempio, ho girato nella mia vecchia casa d’infanzia e non ci tornavo da 45 anni. (…) Quando ho scritto la sceneggiatura, avevo in mente quel luogo, poi sono tornato lì e ho chiesto ai nuovi inquilini il permesso di girare all’interno. È stata un’esperienza molto emozionante e strana girare le scene nella camera da letto dei miei genitori con gli attori, mi sono sentito come se fossi tornato bambino. » (Andrew Haigh)

Ci sono pochi registi che sanno portare lo spettatore sul crinale della lacrima, senza diventare patetici, retorici, annoianti: Andrew Haigh è senz’altro uno di questi. Raccontare il turbamento di un’identità sessuale che fin dall’infanzia ti fa sentire di essere sbagliato per il mondo, il dolore per la perdita precoce dei genitori in un incidente stradale e che rende ancora più infelice quell’età acerba, la solitudine di un’esistenza che si porta dietro elaborazioni del lutto, complessi di colpa, incomprensioni con le persone più care: “Estranei” è tutto questo, è il rumore lontano di una vita sommersa, dove restano solo i sogni e i fantasmi a riempirla e darle una possibilità di sussistere. (Ilgazzettino.it)

«Ogni storia d’amore è una storia di fantasmi: Andrew Haigh lo sa bene e Weekend (un breve incontro destinato a incastonarsi nella memoria) e 45 anni (una lunga storia denudata di fronte alla verità nascosta) stanno lì a dimostrare quanto sia profondo e struggente lo sguardo di un regista sempre disperatamente bisognoso di credere nell’amore come salvezza. Sulle onde del protagonista di Estranei, uno sceneggiatore intrappolato in un trauma mai elaborato, Haigh deve “ricordarsi che quando ci si bacia si deve prendere fiato” e perciò si sintonizza sull’affanno di Adam (più vicino ai cinquant’anni che ai quaranta eppure senza età, con gli occhi di un bambino ferito, il corpo di un adolescente inesperto, l’intimità di uno che ha rinunciato a vivere: Andrew Scott da brividi), si immerge nelle sue paure, fa detonare nel dolore il riverbero del ricordo.» (Lorenzo Ciofani, cinematografo.it)