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Anora

registaSean Baker
castMikey Madison, Karren Karagulian, Vache Tovmasyan, Luna Sofía Miranda, Charles Jang, Charlton Lamar, Mark Eidelshtein, Jurij Borisov
paeseStati Uniti
anno2024

Orari

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Anora, una giovane prostituta di Brooklyn, ha la possibilità di vivere una storia da Cenerentola quando incontra e sposa impulsivamente il figlio di un oligarca. Quando la notizia arriva in Russia, la sua favola è minacciata: i genitori partono per New York per far annullare il matrimonio.

VINCITORE DI 5 PREMI OSCAR 2025 – 🏆MIGLIOR FILM – 🏆MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE – 🏆MIGLIOR REGISTA – 🏆MIGLIOR ATTRICE A MIKEY MADISON – 🏆MIGLIOR MONTAGGIO

2024 FESTIVAL DI CANNES: PALMA D’ORO

2025 Golden Globes: candidato come miglior film commedia/musicale miglior regia, miglior sceneggiatura, migliore attrice protagonista Mikey Madison, migliore attore non protagonista Yura Boriso

Dopo The Florida Project e Red Rocket, la nuova pellicola di Sean Baker vincitrice della Palma d’Oro al festival di Cannes è un viaggio rocambolesco e audace, che tra comicità e dramma riflette sul potere nelle sue diverse forme ed espressioni, ma anche su differenze di classe sempre più abissali e tragiche.

«Se c’è un’intenzione dietro tutti i miei film, è quella di raccontare storie umane, storie che spero siano universali. (…) Ho scritto questa sceneggiatura facendomi guidare da temi generali più che da questioni particolari, e uno di questi è il potere, le dinamiche che esso sottende. La protagonista ha potere, mantiene la situazione sotto controllo, pure quando il mondo le crolla intorno. (…) Immagino che la sfida di “Anora” sia stata bilanciare una storia che in fin dei conti è tragica, ma infondendola di umorismo per rendere tutto diverso.» (Sean Baker)

«Anora non è una disamina sulle giovani donne impiegate – in nero – per eccitare i maschi nei night, ma innanzitutto una dissacrante rivisitazione dell’idea di fondo di “Pretty Woman” (1990) di Garry Marshall che, incredibilmente, venne ritenuta da tutto il mondo romantica (…) qui le cose non andranno così e le differenze di ceto nonché l’insensibilità delle classi abbienti diverranno il centro del discorso. (…) “Anora” smonta la fabula per concentrarsi sulle differenze di classe, diventate ormai abissi perché oggi chi è ricco e chi non lo è fanno parte di pianeti diversi più che di ceti diversi.» (Elisa Battistini, Quinlan.it)