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45 Anni

castCharlotte Rampling, Tom Courtenay, Geraldine James, Dolly Wells, David Sibley, Sam Alexander, Richard Cunningham, Rufus Wright

ORSO D’ARGENTO COME MIGLIOR ATTRICE A CHARLOTTE RAMPLING E COME MIGLIOR ATTORE A TOM COURTENAY AL 65. FESTIVAL DI BERLINO (2015).

Kate e Geoff conducono una vita tranquilla nella campagna inglese e si apprestano a festeggiare i 45 anni di matrimonio. A pochi giorni dall’evento, però, Geoff riceve una notizia inattesa: è stato ritrovato in un ghiacciaio il corpo intatto di Katya, la sua prima fidanzata finita dispersa durante un’escursione negli anni sessanta. L’uomo cerca di non far trapelare il suo turbamento, ma Kate inizia a scavare nel passato fino a scoprire uno sconcertante segreto.

“(…) il film, che scandisce il passaggio del tempo e l’ingigantirsi dei dubbi giorno dopo giorno (…) trascina lo spettatore in questa tensione sempre più grande. Ma lo fa con una delicatezza e una tenerezza per i due protagonisti che non fa mai scivolare il film verso il mélo o, peggio, il dramma al calor bianco. I due non si tormentano né si assillano, piuttosto scoprono che tra di loro c’è come un fossato che rischia di allargarsi. (…) Haigh, che nei suoi film precedenti (‘Greek Pete’ e ‘Weekend’) aveva esplorato il mondo gay e che qui ha sceneggiato un racconto di David Constantine, dimostra una straordinaria abilità nella direzione degli attori (facilitato anche dalla riconosciuta bravura dei due protagonisti, che per questo film sono stati premiati all’ultimo festival di Berlino) ma soprattutto colpisce per la capacità di tenere il film perfettamente in equilibrio tra il ritratto comportamentale e lo scavo psicologico. Non c’è mai niente di fuori posto in questo film: le ruvidezze di carattere si stemperano nell’ironia e nella passionalità politica, i problemi dell’età possono spiegare certe amnesia ma possono diventare anche scuse per piccole o grandi bugie, i silenzi diventano occasioni di rifugio ma anche momenti di tensione e di paura. E anche la campagna inglese in cui i due vivono e si muovono sembra adeguarsi ai diversi momenti della loro vita di coppia, ora avvolgente e piacevole ora ostile e respingente. E alla fine il film supera i limiti del semplice fatto narrato per diventare uno struggente ritratto delle fragilità e delle paure legate alla vecchiaia, ai suoi dubbi e alle sue debolezze (…).” (Paolo Mereghetti, ‘Corriere della Sera’, 2 novembre 2015)