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Un Momento di Follia

castVincent Cassel, François Cluzet, Lola Le Lann, Alice Isaaz

Prendete i paesaggi di una splendida e selvaggia Corsica che ci fanno già sognare l’Estate, prendete due amici di una vita, quasi cinquantenni, separati e padri di due provocanti adolescenti, prendete una vacanza a 4 padri-figlie, e le premesse per una commedia francese leggermente osé sono servite su un piatto d’argento. Negli anni ’70 la pellicola originale di Claude Berri fece scalpore e venne riadattata nel 1984 da Stanley Donen che girò Quel giorno a Rio con il grande Sir Michael Caine.

Un momento di follia di Jean-François Richet ha il merito di riportare il film nelle atmosfere del Paese d’origine, la Francia, e soprattutto di regalarci un sempre affascinante Vincent Cassel. Al suo fianco François Cluzet, conosciuto dai più per il commovente Quasi amici. La tematica certo è delicata ancora oggi come negli anni ’70, anche se forse i decenni intercorsi tra le due pellicole ne danno una percezione diversa.

Al centro della storia una relazione tra un uomo confuso alla soglia dei cinquanta (Laurent, interpretato da Cassel) e la figlia appena diciassettenne e molto intraprendente (Louna, interpretata dalla bellissima Lola Le Lann) del migliore amico Antoine. Seppur brevissimo e consumato in un istante di folle ed euforica debolezza, questo affair estivo innescherà una serie di situazioni tragicomiche ed imbarazzanti tra chi è consapevole dell’accaduto e chi suo malgrado non lo è. Riuscirà Laurent a riprendere il controllo della situazione e a comportarsi nel modo giusto dopo questo errore? Ma soprattutto…Qual è il modo giusto?

In linea teorica siamo diventati abbastanza cinici e maliziosi da fare spallucce di fronte ad una situazione del genere, ma la verità è che se capitasse nelle nostre vite, sarebbe una vera bomba. Pensateci un attimo: ad essere messo in crisi sarebbe il rapporto tra due cari amici, e ancor di più la fiducia di una figlia verso il proprio padre e viceversa. Le possibili dinamiche incrociate tra tutte le coppie coinvolte sono tante e su più livelli.

Giochi di sguardi, tensioni familiari, porte sbattute, lo sbaglio immaturo di una notte per sentirsi ancora giovani e vitali contro la prima passione adolescenziale sin troppo matura. Un momento di follia è si una commedia, ma come ogni buona commedia alla francese non manca di un retrogusto amaro e drammatico. Un genere complesso, “ un grande contenitore” – come lo definisce il regista – “ non del tutto commedia, non del tutto dramma”.

Un’analisi che potremmo definire quasi esistenziale sui personaggi che si snoda attraverso una vacanza apparentemente divertente e innocua ma che col passare dei minuti si rivelerà potenzialmente disastrosa per tutti. Anche gli spazi da freschi e ariosi si restringono sempre di più ad una casa, ad una stanza. Un momento di follia non parla di una storia d’amore, ma di un delicatissimo equilibrio tra rapporti umani, tra affetti ed aspettative reciproche. Sullo sfondo una serie di interrogativi che tutti ci siamo posti almeno una volta in amore come in amicizia: l’amicizia è dirsi tutto? Vale la pena dire tutto quando la confessione porterà a gravi conseguenze? Dove finisce la vigliaccheria ed inizia la responsabilità? Bisogna sopportare in silenzio il peso del senso di colpa?