ULTIMO CAPITOLO DELLA TRILOGIA, PROFONDA RIFLESSIONE MORALE
SULLA SPONTANEITÀ DI FARE DEL BENE
Il terzo capitolo della trilogia che Kieslowski ha dedicato ai colori della bandiera francese e ai valori della rivoluzione francese: libertà, uguaglianza, fraternità. Questo è il film della fraternità: forse il più amato e acclamato dei tre e forse il più timidamente ottimista, summa di un percorso artistico e umano che non cessa di interrogarci, turbarci, emozionarci.
Anche in Versione Originale con sottotitoli in italiano
A trent’anni dalla sua realizzazione, torna in sala la Trilogia dei colori di Krzysztof Kieslowski, in versione restaurata. La Trilogia dei Colori (Film Blu, Film Bianco, Film Rosso) è considerata un capolavoro dai cinefili di tutto il mondo. Realizzati tra il 1993 e il 1994, per i tre film, che nell’insieme costituiscono l’ultima opera prima della scomparsa del suo autore a soli 54 anni, Kieslowski prende ispirazione dai tre colori della bandiera francese e dai tre ideali rivoluzionari che essa rappresenta: libertà, uguaglianza, fratellanza.
Film Rosso. Valentine, fotomodella e studentessa ventitreenne, vive sola a Ginevra. Il fidanzato, un tipo geloso ed assillante, a volte le telefona da Londra, dove lavora. Una sera la ragazza investe accidentalmente un cane, che appartiene ad un magistrato in pensione al quale era scappato. A 65 anni, questi è un solitario, scorbutico e di rare parole, la cui sola attività consiste nello spiare gli abitanti delle villette vicine e nellintercettare le telefonate, anche le più intime. Ma, sia pure indifferente all
incidente occorso al cane, il giudice ha un` interesse per Valentine. Uno strano rapporto fatto di timidezza e discrezione, si instaura quindi fra i due…