2023 MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI VENEZIA: SEZIONE ORIZZONTI
UNA STORIA PER RICORDARE A TUTTI CHE IL CINEMA PUÒ RAPPRESENTARE UN’OCCASIONE DI INCONTRO, COOPERAZIONE, MAGARI RICONCILIAZIONE.
Diretto dalla regista e attrice Zar Amir Ebrahimi (vincitrice del premio per la miglior attrice a Cannes 2022 per “Holy Spider”) e dal regista Guy Nattiv (premio Oscar nel 2019 per il cortometraggio “Skin”), con protagoniste Arienne Mandi e la stessa Zar Amir Ebrahimi, il film è ispirato alle tante atlete iraniane che hanno fatto cose incredibili.
“Negli ultimi decenni il governo iraniano ha fatto tutto quanto in suo potere per impedire a iraniani e israeliani di incontrarsi in occasione di eventi internazionali, senza tenere in considerazione la realtà dei veri sentimenti delle persone. La storia che abbiamo deciso di raccontare in questo film è la storia di troppi artisti e atleti costretti a rinunciare ai propri sogni e, in alcuni casi, obbligati a lasciare i propri paesi e i propri cari a causa del conflitto tra sistemi e governi. Speriamo di aver realizzato un film che mostri al mondo che l’umanità e la fratellanza vincono sempre”.
(Zar Amir Ebrahimi e Guy Nattiv)
Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, “Tatami” è un film coraggioso, un inno alla libertà delle donne e uno sguardo all’Iran che le punisce.
In un crescendo da thriller, il film racconta la storia di Arienne Mandi, judoka minacciata dal regime iraniano che vuole costringerla a ritirarsi dai campionati mondiali in Canada per evitare la finale con una campionessa israeliana. Una narrazione ispirata a Sadaf Khadem, la prima donna pugile iraniana che si tolse il velo nel 2019 durante un incontro internazionale e per questo ebbe un mandato di arresto del suo paese. Un coraggio immenso per il quale Sadaf Khadem ha pagato rifugiandosi in esilio a Parigi, senza abbandonare la boxe.
Un film di coraggio, determinazione, resilienza e riscatto…
«Io, Sara Shams, insieme ai compagni iraniani, abbiamo intrapreso la lotta nota come “Donna Vita Libertà”, per difendere i diritti delle donne in Iran. L’obiettivo è porre fine all’appartheid di genere e liberare un paese oppresso dalla Repubblica Islamica dell’Iran da quasi 50 anni. Il nostro viaggio è stato duro, con sacrifici e scelte difficili, come quella di non tornare più nel nostro paese. Siamo lontani dalle persone amate e dalla nostra terra, ma siamo qui in Italia e nel mondo intero, testimoniando le sofferenze del popolo iraniano. Lo facciamo in nome delle tante vite perdute e della pace per l’Iran.» (Sara Shams insieme a Reyhane Tabrizi, Amin Alizade)