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Scompartimento n.6 (hytti nro 6)

registaJuho Kuosmanen
castSeidi Haarla, Yuriy Borisov, Dinara Drukarova, Dmitry Belenikhin, Polina Aug, Yuliya Aug, Galina Petrova, Lidia Kostina, Viktor Chuprov, Tomi Alatalo, Denis Pyanov, Konstantin Murzenko, Natalya Drozd, Mikhail Brashinsky, Lev Ezhov, Sergey Agafonov, Vladimir Lysenko, Galina Sidorova, Svetlana Golunova, Maria Kljukina
paeseEstonia
anno2020

Orari

Una giovane finlandese scappa da una complicata storia d’amore a Mosca salendo su un treno diretto al porto artico di Murmansk. Si ritrova così costretta a condividere il lungo viaggio e un minuscolo vagone letto con un minatore russo. L’inaspettato incontro a bordo sullo scompartimento numero sei porterà i due ad affrontare la verità sul proprio desiderio di contatto umano.

Tratto dall’omonimo romanzo di Rosa Liksom, e opera seconda di Juho Kuosmanen premiata a Cannes col Gran Premio Speciale della Giuria, il film racconta con un realismo che si rende poesia l’incontro tra due destini, ma soprattutto soffia alle nostre anime quello spirito che solo il viaggio sa rappresentare.

«Scompartimento n.6 è un road movie artico, forse potrebbe essere visto come un goffo tentativo di trovare armonia e pace dello spirito in un mondo di caos e ansia. Il cuore della storia sta nel concetto di accettazione. È un compito difficile accettare di essere parte di questo mondo caotico e che si esiste come si è. Il nostro eroe, la studentessa finlandese Laura, intraprende un lungo viaggio in treno per andare a visitare alcuni petroglifi antichi. Cita la frase di una persona che ha incontrato: ”per conoscere te stesso, devi conoscere il tuo passato”. Vorrebbe essere un’archeologa che trova soddisfazione da questo tipo di cose, petroglifi e simili. Ma lei è veramente così? O si tratta solo di un sogno rubato dalla persona che vorrebbe essere?» (Juho Kuosmanen)

Non viene dall’America e non viene dai soliti paesi che conosciamo il film più bello del 2021. Non viene nemmeno dai registi più famosi né ha come protagonisti gli attori che conosciamo di più, ma è un’operazione tra Finlandia e Russia che cattura subito, a partire dalla ricostruzione di un posto e un’epoca che in pochi hanno conosciuto ma che a tutti sembra subito familiare. È un viaggio in treno nella Russia degli anni ‘90 che viene usato per far emergere i rapporti tra sconosciuti. È la storia di due persone che non si potevano incontrare se non così, che non si somigliano per niente, vengono da paesi diversi, appartengono a tipologie umane diverse per reddito, cultura e idee sulla vita ma che in modi strani hanno entrambi bisogno di qualcosa che forse l’altro, per caso, può dare. Solo che ci vorrà un viaggio intero e lo spettacolo che rende Scompartimento n. 6 un film eccezionale è proprio la maniera molto umana in cui questo accade (Wired.it)

«Non bisognerebbe mai attaccare discorso con gli sconosciuti in treno, ma provarci aiuta ad avere un brivido nella vita: può andare male come insegna Hitchcock, può andare meglio come illustra Linklater. A una giovane finlandese, in viaggio verso un sito archeologico del Mar Artico, fa scoprire come la solitudine di due esseri (lei ha una storia d’amore, che sta svanendo, con una donna) possa coniugarsi in slanci d’affetto, compensando i vuoti di un’esistenza già condizionata da territori desolati e clima ostile (il ragazzo nello scompartimento è ruvido e ama la compagnia della vodka). Il finlandese Juho Kuosmanen esplora ancora la marginalità dell’essere, accarezzandone gli inciampi: la vita va come il treno, fermandosi e ripartendo. Nel buio di una notte artica, tra la neve e il vento.» (Adriano De Grandis, Film Tv)