FESTIVAL DEL CINEMA DI VENEZIA 2020 – IN CONCORSO
COMMENTO DELLA REGISTA
“Questo film parla di una donna alle prese con un gioco di guerra tra uomini. Parla di coraggio, amore e resilienza – e anche di quanto può accadere se non riusciamo a reagire tempestivamente ai primi segnali di pericolo. Sono una sopravvissuta della guerra in Bosnia. Un giorno hai tutto, il giorno dopo la maggior parte delle cose che conoscevi non esiste più. Solo perché riteniamo che alcune cose siano inimmaginabili, non significa che non possano accadere.“
«Cerca inizialmente la distanza ma poi nel film della Žbanić prendono il sopravvento l’indignazione e la disperazione. Un pugno nello stomaco dove la tensione sale alle stelle ma non c’è nulla di spettacolare o di programmatico da un punto di vista cinematografico. E in cui non risparmia attacchi a nessuno, a cominciare dalle responsabilità delle Nazioni Unite. Il film smembra la sua stessa unità di luogo. Forse si allunga leggermente nel finale anche se le ultime immagini sono illusorie, trascinanti e solari sul futuro. E centra il suo obiettivo con la testa e con il cuore.» – Simone Emiliani, Sentieri Selvaggi