2023 MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA: CONCORSO, PREMIO COPPA VOLPI PER LA MIGLIORE INTERPRETAZIONE FEMMINILE A CAILEE SPAENY
ANCHE IN VERSIONE ORIGINALE SOTTOTITOLATA IN ITALIANO
IL RITRONO AL CINEMA DI SOFIA COPPOLA CON UN FILM BIOGRAFICO, PROTAGONISTA PRISCILLA BEAULIEU E IL GRANDE, E TURBOLENTO, AMORE TRA LEI E ELVIS PRESLEY. DOPO “IL GIARDINO DELLE VERGINI SUICIDE” E “MARIE ANTOINETTE”, COPPOLA RACCONTA UN’ALTRA STORIA DI LIBERAZIONE FEMMINILE DALLA GABBIA DORATA DELL’UOMO-MITO, UN ROMANZO DI FORMAZIONE, UN COMING OF AGE IDENTITARIO, DI SCOPERTA E TRASFORMAZIONE.
«Come giovane donna che iniziava a fare film, mi sono sempre sentita come se non vedessi le ragazze adolescenti rappresentate in un modo coinvolgente. I film non erano fatti pensando a loro in maniera rispettosa o con una buona fotografia. Era qualcosa che non si vedeva molto spesso e che volevo esprimere. La sua storia (di Priscilla) era vivissima nella mia mente e le immagini di quel mondo, Memphis, gli anni ’60, sono molto americane. Mi piacciono le tematiche che riguardano la ricerca della propria identità e la crescita delle ragazze adolescenti verso l’età adulta.» (Sofia Coppola)
«[…] La sua storia era rimasta in ombra, eclissata dall’icona abbagliante del marito, e la Coppola di quell’ombra fa la cifra stilistica del film: sempre un po’ oscurato dal punto di vista fotografico, perché Priscilla vive dietro le tende tirate, nel privato della camera da letto, lontana dai set, dentro l’automobile (e l’unica volta che, fidanzata-bambina, gioca in giardino col cane, viene rispedita subito in casa). Elvis è tenero, innamorato, e ha bisogno di lei, ma Priscilla è comunque una prigioniera, di quel sogno e di quel tempo: è questa la versione di Sofia Coppola, che rilegge il soggetto di partenza facendone il racconto di un’emancipazione femminile.» (Marianna Cappi, mymovies.it)