Si intitola Partisan il nuovo film di Ariel Kleiman con Vincent Cassel. La storia è quella di Gregori, il leader carismatico di un gruppo di donne e bambini maltrattati, il loro protettore e il loro mentore. Tra le attività ordinarie e quotidiane che insegna ai bambini, c’è anche l’omicidio. I problemi sorgono quando Alexander, figlio adottivo prediletto di Gregori, mette in discussione la sua autorità. Il piccolo Alexander è come ogni altro bambino: ingenuo, curioso, sveglio. Ma è anche un assassino perfettamente addestrato. Con ritmo incalzante, Partisan cattura lo spettatore dentro un mondo claustrofobico, governato da un codice morale deformato, dove lo sguardo si apre su visuali sconcertanti e il respiro viene a mancare.
Il regista Ariel Kleiman è divenuto noto al pubblico mondiale grazie all’assurda storia d’amore di Young Love, proiettato nel 2010 al Sundance Film Festival dove vinse una Menzione d’Onore per il Miglior Cortometraggio. Dopo vari altri premi vinti sempre per dei cortometraggi, per la prima volta con Partisan si dedica al lungometraggio. La sceneggiatura del film, co-scritta con Sarah Cyngler, è stata premiata dal Sundance Institute nel 2012 con il Mahindra Global Filmmaking Award, un riconoscimento assegnato in tutto il mondo a quattro film maker indipendenti emergenti. Spiega il regista: “Mentre scrivevamo Partisan, io e Sarah abbiamo spesso pensato al film come fosse una fiaba; e sotto diversi punti di vista effettivamente si tratta della fiaba del Pifferaio Magico. Nella nostra versione, lo strumento ipnotico di Gregori non è un piffero ma la sua bocca.” E aggiunge: “Vorrei che ogni film che giro portasse il pubblico a fare un viaggio. Adoro quando un film ci lancia in un mondo strano, estremo e imprevedibile. Nonostante questo mondo sia ben distante dalla nostra vita di tutti i giorni, ci connettiamo e ci mettiamo in relazione immediatamente con le emozioni che si dipanano sullo schermo. È questa esperienza la cosa che in assoluto amo più del Cinema.”
Vincent Cassel si è unito al cast in un secondo momento. Dopo aver letto la sceneggiatura e aver visto Deeper than Yesterday, un corto di Kleiman, Cassel ha spiegato che, “e stata una delle cose più misteriose e interessanti che io abbia mai visto. Penso che lo stile di regia di Ariel sia molto elegante e raffinato. Prima che cominciassero le riprese, ci siamo incontrati un paio di volte solo su Skype, ma e subito nata un’intesa”. E’ stata più difficile la ricerca dell’attore che interpretasse l’undicenne Alexander: i produttori e il regista cercavano delle caratteristiche molto specifiche: “Il personaggio di Alexander”, spiega Ariel Kleiman, “e molto maturo e saggio per l’età che ha, e ha affrontato esperienze che la maggior parte dei ragazzini della sua età non hanno vissuto. Dovevamo trovare un ragazzino capace di catturare questa caratteristica mantenendo però un aspetto innocente e vulnerabile. Inoltre avrebbe dovuto recitare in contrapposizione a Vincent Cassel, quindi occorrevano una presenza e un carisma tali da non farlo passare in secondo piano rispetto a Cassel.” La scelta è stata fatta dopo aver visto una serie di ritratti del fotografo Michal Chelbin su piccoli lottatori ucraini ed è ricaduta su Jeremy Chabriel, ragazzino che vive a Sydney.”