Preoccupato per il declino della natalità, e convinto di comportarsi nella maniera più corretta, dal momento che “anche il Papa è contro l’uso dei contraccettivi”, don Fabijan, parroco di una piccola isola della Dalmazia, inizia a bucare tutti i preservativi presenti sull’isola. Al lavoro del prete, presto si aggiunge quello del farmacista, che segretamente somministra pillole di vitamine invece di contraccettivi. Mentre le gravidanze indesiderate aumentano, Don Fabijan fa di tutto per sposare queste coppie secondo la corretta usanza cristiana, anche contro la loro volontà. Ben presto, l’azione del religioso inizia a influenzare la vita degli abitanti dell’isola, con conseguenze imprevedibili…
“Questa condom pochade di Vinko Bresan è stata il successo più clamoroso della Croazia (…). Sarà un’originale commedia degli equivoci che finisce con un boom di cicogne, tutto con un’aria molto rustica e casereccia.” (Maurizio Porro, ‘Corriere della Sera’, 15 maggio 2014)
“Un film croato bizzarro e totalmente fuori dalle norme, che comincia come una farsa scollacciata e finisce in tragedia. Esempio di cinema ibrido, ‘Padre vostro’ mischiala realtà con la visualizzazione delle fantasie di padre Fabijan, che interpella direttamente lo spettatore. Sotto la buccia della parabola stralunata abbondano i riferimenti a temi assai gravi: dalla xenofobia tra le diverse componenti etniche dell’ex-Jugoslavia (con le ferite, ancora aperte, della recente guerra) alla pedofilia tra il clero.” (Roberto Nepoti, ‘La Repubblica’, 15 maggio 2014)
“Dramedy croato pluripremiato, ‘Padre Vostro’ è un film spiazzante, avvolto nella cinica ironia a tratti agrodolce tipicamente balcanica, e che con indubbia originalità affronta tematiche scomode, per lo più irrisolte della società occidentale contemporanea. Da vedere senza pregiudizi ma con genuina curiosità per lasciarsi – almeno – sorprendere.” (Anna Maria Pasetti, ‘Il Fatto Quotidiano’, 15 maggio 2015)
“Acuta e divertente commedia croata, davvero spiritosa, anche se non sempre raffinata. (…) il troppo stroppia. Si ride molto, con l’apice della comicità nel surreale colloquio col vescovo.” (Massimo Bertarelli, ‘Il Giornale’, 15 maggio 2014)