DA SEMPRE IN PRIMA LINEA NELLA DENUNCIA DELLA VIOLENZA SULLE DONNE, DEGLI SQUILIBRI DI GENERE, DELLA DISPERATA SOLITUDINE DEGLI ULTIMI, EMMA DANTE TORNA AL CINEMA CON UNA FAVOLA CONTEMPORANEA, MISERICORDIA, UN VIAGGIO NEL MICROCOSMO DI UNA PICCOLA “TRIBÙ” DI DONNE SICILIANE E ARTURO, FIGLIO DELLA MISERIA E DELLA VIOLENZA, MA PORTATORE DI SPERANZA E INNOCENZA.
«Ero in ospedale con mio figlio per alcuni controlli e ho visto un ragazzino completamente sequestrato dallo spettro dell’autismo. Girava su se stesso come un derviscio impazzito. Girava e rideva, girava e rideva. A me sembrava felice, anche se chiaramente non riusciva a uscire da quel loop. La sera andai a teatro a vedere uno spettacolo di danza: nel ballo di Simone (Zambelli, ndr) ho rivisto quel ragazzo, e subito gli ho proposto di collaborare al progetto. Da lì è cominciato tutto. […] Misericordia racconta una realtà squallida, intrisa di povertà, analfabetismo e provincialismo, esplora l’inferno di un degrado terribile, sempre di più ignorato dalla società. Racconta la fragilità delle donne, la violenza che continua a perpetuarsi contro di loro, la loro disperata e sconfinata solitudine.» (Emma Dante)