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Matthias & maxime

registaXavier Dolan
castGabriel D'almeida Freitas, Xavier Dolan, Pier Luc Funk, Samuel Gauthier, Antoine Pilon, Adib Alkhalidey, Anne Dorval, Camille Felton, Harris Dickinson, Micheline Bernard, Catherine Brunet
paeseCanada
anno2019

Orari

Due amici di infanzia si baciano per le esigenze di un cortometraggio amatoriale. Il bacio, apparentemente innocuo, insinua dubbi ricorrenti nei due ragazzi, portandoli a confrontarsi con le loro preferenze, sconvolgendo l’equilibrio della loro cerchia sociale e rimettendo in discussione le loro vite.

Presentato in concorso al 72° Festival di Cannes, Xavier Dolan con “Matthias & Maxime” torna nel suo Quebec per raccontare la storia di due amici fin dall’infanzia. Un ritorno nei territori, geografici e tematici, più tradizionali per il regista canadese francofono.

Dolan non si ferma e conferma la capacità di raccontare con energia l’amore senza etichette.

«Trovare un mio posto ha caratterizzato senza dubbio, come per la stragrande maggioranza di noi, suppongo, la storia dei miei vent’anni. Io, sia per amore, sia per cercare di porre fine a quell’implacabile senso da impostore, mi sono reso ridicolo tanto spesso quanto in realtà non sono mai stato. Il successo viene dall’isolamento e prima che me ne rendessi conto ero, dopo aver raggiunto il mio quarto di secolo, da solo, per la maggior parte del tempo. Ma da un po’ di tempo, però, hanno incrociato il mio cammino degli individui eccezionali. Erano nel posto giusto, al momento giusto. Li ho fatti entrare in casa mia, e mi hanno dato una casa. Con loro al mio fianco ho avuto la possibilità, in questi ultimi quattro o cinque anni, di scoprire, o riscoprire, persone con le quali, prima di diventare regista o scrittore, ho avuto modo di essere me stesso, prima di tutto. Quello che ho dato e che a volte ho perso nell’amore, con loro, l’ho recuperato.» (Xavier Dolan)

«Xavier Dolan torna sui temi che costituiscono la sua poetica: la sessualità come ricerca identitaria e i legami amicali e famigliari. Tutto è raccontato con il consueto stile impaziente di un regista che ha girato il suo primo lungometraggio a 19 anni e non si è più fermato, con la fretta di rappresentare il (suo) mondo in maniera bulimica e impavida. Dolan ha la capacità di calamitare a sé un affetto travolgente, e di amore travolgente racconta. Matthias e Maxime è un film sull’energia che muove il sole e le altre stelle, e più l’elastico si tende nel tentativo di combattere quel sentimento, più torna a colpirci in faccia, come uno sputo, come un telecomando tirato con rabbia perché non basta a controllare l’altro.» (Paola Casella, mymovies.it)