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Margini

registaNiccolò Falsetti
castFrancesco Turbanti, Emanuele Linfatti, Matteo Creatini, Valentina Carnelutti, Nicola Rignanese, Paolo Cioni, Aurora Malianni, Silvia D'amico
paeseItalia
anno2022

Orari

Edoardo, Iacopo e Michele: tre giovani amici con una gran voglia di far succedere qualcosa di unico nella propria città. Sono loro i protagonisti di “Margini” la commedia punk che segna l’esordio nel lungometraggio di Niccolò Falsetti. I tre vivono a Grosseto, nella bella e tranquilla provincia toscana, nota per i suoi paesaggi, la natura, il suo mare. Ma la città va loro stretta: stanchi di esibirsi tra sagre e feste paesane, accoglieranno come un’opportunità imperdibile andare a suonare a Bologna per aprire il l concerto dei Defense, famosa band hardcore americana. Improvvisamente però, il concerto viene annullato. I tre amici, senza darsi per vinti, si lanceranno allora in un’impresa ambiziosa ma non impossibile: portare i Defense a Grosseto. La band accetta, ma i paradossi della vita in provincia renderanno l’impresa decisamente più ardua del previsto, rischiando perfino di mettere a rischio l’amicizia tra i tre giovani protagonisti.

GIOVEDI’ 29 – INGRESSO GRATUITO

Iniziativa realizzata nell’ambito della convenzione Regione – AGIS-ANEC

LE GIORNATE DELLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIAI film della settimana internazionale della critica | EDIZIONE 2022

I paradossi della vita di provincia trasformano ogni dettaglio in un problema insormontabile, mettendo tutto in discussione, anche l’amicizia.

«Noi si tornava da Roma, da Firenze, da Bologna ancora carichi dalla sera prima, per il pogo e per la band che aveva suonato e non vedevamo l’ora di chiuderci in sala prove per scrivere quel nuovo pezzo di cui s’era chiacchierato in viaggio. Eravamo sempre a mille. Poi si scendeva dal treno, uscivamo nel piazzale della stazione di Grosseto e intorno a noi, lì, a casa nostra, c’era quella strana, disturbante, tranquillità. E la sensazione che non sarebbe mai successo niente. Ecco, abbiamo sempre percepito quel momento come un cortocircuito, una collisione di mondi, una situazione che ci faceva sentire fuori luogo, consolato solo dalla consapevolezza che prima o poi, da quel posto, ce ne saremmo andati. Questo è stato il punk per noi. La provincia aveva deciso che non saremmo stati i punk ribelli, i duri di strada di Londra, New York o Berlino. Quelli andavano bene per le nostre t-shirt, per le copertine dei dischi che compravamo, per i poster che riempivano le nostre camere. Noi sapevamo che non saremmo mai diventati in quel modo, e in qualche maniera la cosa c’andava bene. Abbiamo visto in questo spiraglio un potenziale narrativo enorme: da un lato è l’occasione per parlare della nostra generazione attraverso uno sguardo inedito. Dall’altro c’è la provincia, con tutto il suo enorme coefficiente di immedesimazione e la sua poetica. E, soprattutto, c’è il contrasto fra queste due dimensioni. Un contrasto che c’ha sempre fatto tanto ridere. Ecco, Margini è la storia di questo contrasto.» (Niccolò Falsetti, Francesco Turbanti)