Una coppia di agenti segreti italiani riceve una soffiata dagli Stati Uniti: pare che qualcuno, in Sardegna, sia diventato proprietario della Luna. Il che, dal punto di vista degli americani, è inaccettabile, visto che i primi a metterci piede, e a piantarci la bandiera nazionale, sono stati loro. I due agenti reclutano dunque un soldato che, dietro il falso nome di Kevin Pirelli e un marcato accento milanese, nasconde la propria identità sarda: si chiama infatti Gavino Zoccheddu e la Sardegna ce l’ha dentro anche se non lo sa. Per trasformarlo in un vero sardo viene ingaggiato un formatore culturale sui generis. A questo punto non rimane che risolvere il caso: chi ha comprato la Luna? E perché? Un road movie sardo per una commedia stralunata.
L’uomo che comprò la luna, il film diretto da Paolo Zucca, è una commedia ambientata nella bucolica Sardegna con i suoi panorami ancestrali e fuori dal tempo. È qui che qualcuno si è permesso di comprare la Luna, ma nessuno sa il perché l’abbia fatto. Quando la notizia dell’acquisto fa il giro della nazione, arrivando alle orecchie di un’agenzia per la sicurezza atlantica, l’agente segreto Kevin (Jacopo Cullin) si occupa del caso.
Quello che lo aspetta, però, è un viaggio nelle tradizioni sarde, da sempre disconosciute da lui, che di quella terra è originario. Kevin deve scrostarsi via il rinnegamento e calarsi completamente in quella cultura ripudiata, che, però, porta inevitabilmente dentro di sé. Ad aiutarlo in questa immersione nella “sarditudine” ci sarà il misantropo Badore (Benito Urgu).
In questo itinerario che si muove sinuosamente tra il grottesco, il comico e il surreale, Kevin non solo riscoprirà le sue antiche origini, ma anche chi si è permesso di acquistare il satellite terrestre e soprattutto perché, scoprendo che i Sardi sono un popolo che mantiene sempre le promesse fatte.