L’ultima volta che siamo stati bambini è un’elegia all’amicizia in tempo di guerra e a quella difficile, bellissima lotta che è – in qualsiasi epoca – crescere e diventare adulti. Nel primo film di Claudio Bisio regista, tratto dal libro di Fabio Bartolomei, troviamo una storia che valeva la pena raccontare. E alcuni giovanissimi interpreti di cui sentiremo ancora parlare.
Claudio Bisio, per la prima volta alla regia, porta sullo schermo una pagina dolorosa della nostra Storia e lo fa trovando un perfetto equilibrio tra profondità e leggerezza. Attraverso lo sguardo innocente dei bambini, infatti, vengono descritti gli avvenimenti storici della Shoah e del 16 ottobre in una chiave intima ed estremamente umana e grazie alle dinamiche che si instaurano durante il viaggio tra i quattro piccoli protagonisti il film tocca temi come la solidarietà, l’uguaglianza e la formazione.
Proprio in merito alla visione della pellicola la senatrice Liliana Segre si è espressa con queste parole:
“Caro Claudio ho molto apprezzato il tuo film perché hai saputo rendere la freschezza e l’innocenza dei bambini con un tratto talmente sensibile da offuscare la tragedia che c’è sullo sfondo.
Un abbraccio, Liliana”
Educare le future generazioni al rifiuto della guerra e della violenza non è di certo un compito facile, ma l’adattamento cinematografico del romanzo omonimo di Fabio Bartolomei vuole tradurre in immagini una narrazione che ci ricorda ancora una volta quanto sia importante il valore della memoria.