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L’ultima vetta

registaChris Terrill
castTom Ballard, Daniele Nardi, Jim Ballard, Kate Ballard
paeseRegno Unito
anno2022

Orari

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Nel 2019, l’alpinista britannico Tom Ballard, detentore di vari primati, scomparve su una delle montagne più pericolose della catena himalayana, il Nanga Parbat. 25 anni prima e ad appena 160 chilometri di distanza, sua madre Alison Hargreaves, una delle più grandi alpiniste di ogni tempo, era morta sul K2. L’ultima vetta segue la sorella di Tom, Kate, mentre si reca sul Nanga Parbat per dire addio al fratello.
Con un mix di riprese familiari effettuate nel corso di 25 anni e degli straordinari filmati realizzati da Tom fino a pochi giorni prima della morte, questo documentario racconta la storia incredibile ed emozionante di una famiglia che, mossa dalla passione per l’alpinismo, ha dedicato e, nel caso di Alison e Tom, sacrificato la propria vita per scalare le vette ghiacciate più alte del pianeta.

INGRESSO € 8,00 – Ridotti 6,50 | NON SONO VALIDI GLI ABBONAMENTI

IL FILM E’ DISTRIBUITO E VIENE QUINDI PROIETTATO SOLO IN VERSIONE ORIGINALE (INGLESE) CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO

Tom Ballard è stato tra i più brillanti e talentuosi alpinisti del mondo. Nel 2019, nel tentativo di scalare una delle montagne più pericolose della catena himalayana, il Nanga Parbat, l’alpinista britannico e l’italiano Daniele Nardi persero la vita. Poco chiare sono le circostanze della loro scomparsa, avvolta da una fitta neve di supposizioni e congetture. A pochi chilometri dal punto del loro ritrovamento, 25 anni prima, Alison Hargreaves morì sul K2. L’alpinista inglese, una delle più grandi di sempre, era la madre di Tom Ballard. L’ultima vetta, documentario diretto da Chris Terrill, percorre il viaggio della sorella di Tom, Kate, verso il Nanga Parbat per dare l’ultimo addio al fratello.


Una storia memorabile, emotivamente delicata e intensa, che brilla per le sue molteplici sfumature e convince per la sua intelligente impostazione

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Il nome di Tom Ballard inizia a circolare negli ambienti dell’alpinismo a partire dal 2015, quando si rende protagonista di un’impresa senza pari: scalare da solo le sei pareti nord delle Alpi in una sola stagione invernale e senza una squadra di supporto. Ma la sua storia inizia tanti anni prima, quando decide che quella dell’alpinismo sarà la sua strada, l’unica percorribile perché sostenuta da una passione sconfinata. Ballard, infatti, sembrava davvero essere un predestinato, tanto per il proprio talento, quanto per la fiamma intensa che lo alimentava, quella di sua madre Alison Hargreaves. Alison è stata la prima donna a scalare in solitaria e senza bombole d’ossigeno la vetta più alta di tutte, il monte Everest. L’alpinismo per i Ballard è sinonimo di famiglia e nel sangue di Tom scorrevano forti entrambe. L’ultima vetta, pur concentrando il proprio contenuto documentaristico sulla vita di Tom e sulla sua famiglia, dilata sapientemente e con successo il raggio d’azione, approfondendo un altro importantissimo protagonista, ovvero la montagna. Tanto è stato scritto, tramandato, documentato e analizzato, ma ciò che la montagna tende a suscitare in ognuno, così come l’alpinismo, è qualcosa che resta sospeso tra un autentico magnetismo e un inspiegabile mistero. Forse è proprio questo il bello, ciò che attrae e allo stesso tempo respinge.