2022 FESTIVAL DI CANNES: FUORI CONCORSO
LOUIS GARREL DA SEMPRE AFFASCINA E DIVERTE CON LA SUA LEGGEREZZA E IL SUO CAMALEONTICO ESTRO, SENZA FARCI DIMENTICARE COME RIESCA SPESSO A RESTITUIRE PERSONAGGI CHE HANNO PROFONDE RISONANZE ANCHE SU UN PIANO DI VITA REALE E PERSONALE. NON FA ECCEZIONE L’INNOCENT, UN THRILLER ROMANTICO. COMMOVENTE E GIOIOSO, CHE CONTRAPPONE VARI TEMI, OSCILLANDO TRA LA COMMEDIA ROMANTICA ED IL FILM D’AZIONE.
«Il punto di partenza della trama è la storia vera di mia madre Brigitte Sy, che conduceva laboratori teatrali in carcere: si è sposata in prigione e io mi sono trovato bene con il mio patrigno, che mi ha aperto le porte di un mondo che non conoscevo. È sempre divertente vedere due mondi che si scontrano.» (Louis Garrel)
«L’innocent preme sull’acceleratore, frena di colpo e poi riparte. Mescola la commedia sentimentale con il film di rapina, trova brevi ma significativi frammenti da Melville nella camminata di Abel nella nebbia e davanti alla tomba della moglie e diventa puro polar nella scena dell’inseguimento in auto. Rispetto agli altri film da regista di Garrel, L’innocent guarda al cinema francese degli anni ’70 e ’80. […] Come negli altri film diretti, Garrel fa da intermediario in un racconto dove è lo sguardo femminile che manda avanti la storia. Quello di Noémie Merlant e di una ritrovata Anouk Grinberg nei panni della madre rendono il mondo il suo e il nostro mondo più bello.» (Simone Emiliani. sentieri selvaggi)