MARTEDÌ 15 NOVEMBRE A 3 EURO PER TUTTI
UN FILM PERSONALE E UNIVERSALE, DOVE OGNI ANIMA MIGRANTE – E LO SIAMO TUTTI – CI TROVERÀ DENTRO QUALCOSA DI SÉ.
Dall’universale al particolare, il ritorno di Emanuele Crialese coincide con il suo film più intimo e sentito. Altalenante, imperfetto, ma capace di slanci indiscutibili, con una grande Penélope Cruz
Un film sul desiderio di libertà. Quello di una bambina di poter essere accettata nel suo sentirsi maschio e quello di una madre di potersi svincolare da un uomo che non ama più.
Undici anni dopo Terraferma, arriva “L’immensità”, nuovo film di Emanuele Crialese con Penelope Cruz
Venezia 79 Concorso
COMMENTO DEL REGISTA
L’Immensità è il film che inseguo da sempre: è sempre stato ‘il mio prossimo film’, ma ogni volta lasciava il posto a un’altra storia, come se non mi sentissi mai abbastanza pronto, maturo, sicuro.
È un film sulla memoria che aveva bisogno di una distanza maggiore, di una consapevolezza diversa. Come tutti i miei lavori, in fondo è prima di tutto un film sulla famiglia: sull’innocenza dei figli, e sulla loro relazione con una madre che poteva prendere vita solo nell’incontro, artistico e umano, con Penélope Cruz, con la sua sensibilità e la sua straordinaria capacità di interazione con tre giovanissimi non attori che non avevano mai recitato prima. Luana, Patrizio e Maria Chiara sono rimasti bambini sempre, e come tali sempre intensamente e immensamente veri.