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Le donne al balcone (the balconettes)

registaNoémie Merlant
castSouheila Yacoub, Sanda Codreanu, Noémie Merlant, Lucas Bravo, Nadège Beausson Diagne, Christophe Montenez, Annie Mercier, Henri Cohen, Hannil Ghilas, Amir Baylly, Emanuele Carfora
paeseFrancia
anno2024
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Fa caldo a Marsiglia e ognuno cerca ombra e riparo. Ruby, cam girl vivace, si sollazza con due amanti, Nicole, coinquilina col sogno della scrittura, cerca una storia da raccontare spiando nella finestra di fronte un vicino esibizionista, Élise, attrice in ambasce, ha lasciato compagno e set alle spalle. Insieme condividono appartamento e quotidiano. Vestita come Marilyn – sta girando una brutta fiction sull’artista – Élise tampona la macchina parcheggiata dell’avvenente vicino, che finisce per incontrare la sera stessa. Invitate nel suo appartamento a bere e a ballare, siglano una ‘costatazione amichevole’. Ma la serata prende una piega imprevista e il vicino, fotografo di moda di giorno, predatore di notte, finisce infilzato come un pollo. La difesa è legittima ma adesso bisogna liberarsi del corpo. Niente polizia, niente confessioni, niente uomini soprattutto. È un affaire di sorellanza.

PRESENTATO AL 77° FESTIVAL DI CANNES, “LE DONNE AL BALCONE” È UN ESUBERANTE MANIFESTO FEMMINISTA CHE AFFONDA UNGHIE E DENTI NEL CINEMA DI ALMODÓVAR E TARANTINO, UNENDO COMMEDIA, THRILLER E SURREALE A TEMI ATTUALI COME LA VIOLENZA DI GENERE E IL SESSISMO.

«Ho iniziato a scrivere da sola circa quattro anni fa. Sono partita da uno spunto reale: in quel momento dovevo uscire di casa, fuggire da una situazione che non mi faceva sentire realizzata. Mi sono rifugiata presso le mie amiche, tra cui Sanda Codreanu, che nel film interpreta Nicole. Viveva con le sue sorelle che sono anche mie ottime amiche. Ho vissuto per diversi mesi in questa sorta di gineceo, era una dinamica di vita diversa. Non avevo mai vissuto da sola e mai con altre donne, e questo mi ha fatto molto bene. Ci sono stati molti confronti tra noi, sui nostri sogni, sui nostri traumi, sui nostri desideri e sull’oppressione patriarcale. C’era un ragazzo che viveva dall’altra parte della strada – niente a che fare con il vicino del film – lo abbiamo visto che ci guardava, era curioso della nostra libertà, della nudità consentita tra di noi, che non era una nudità di seduzione, ma piuttosto quella di una fiducia ritrovata, di corpi che si rilassavano. Ho voluto partire da questo per il film, con una forte pulsione liberatoria di addentrarmi nell’umorismo, nel cruento, nell’eccesso, nell’assurdo, nel fantastico… Insomma, in una commistione di generi che riflette la pluralità dei messaggi: la denuncia delle oppressioni, ma anche e soprattutto la valorizzazione onirica della liberazione.» (Noémie Merlant)

«Non lo si vede tutti i giorni un cinema così folle, sregolato e radicale, capace di mutare rapidamente dai toni spensierati della commedia leggera e sofisticata, a quelli del dramma a tinte thriller da duro e puro rape and revenge come in Le Donne Al Balcone. Noémie Merlant, che qui dirige, affidandosi ad un’ottima sceneggiatura scritta dalla stessa, in compagnia della sodale Céline Sciamma, autrice tra gli altri di Ritratto della giovane in fiamme, dà vita, figlia del caos e poi del caso tipicamente Coeniano – si respira la stessa aria tragicomica e violenta di Ladykillers -, ad un cinema di istinti feroci e vitali, che a partire dalla sequenza d’apertura e poi da tutto ciò che segue, non può che risultare unico, sfrontato, provocatorio e coraggioso come pochi altri, o forse nessuno.» (Eugenio Grenna, Hotcorn.com)