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La paz del futuro

registaFrancesco Clerici, Luca Previtali
paeseItalia
anno2022

La Paz del Futuro è un viaggio personale, politico e artistico, raccontato attraverso la storia di Janet Pavone, muralista americana che ha vissuto in Nicaragua, dove si era unita alla rivoluzione sandinista degli anni ’80.
Quasi 25 anni dopo il suo completamento, Janet e i suoi colleghi muralisti sono invitati a restaurare la loro opera più monumentale: il murale Quiabu nella base militare di Esteli. Catturando diversi momenti storici attraverso un uso ampio di materiali d’archivio e nuovi filmati, La Paz del futuro rappresenta un ritratto “on the road” di ciò che resta di una serie di murales e di una rivoluzione, e allo stesso tempo propone una riflessione sull’arte, la politica e il passare del tempo: uno sguardo dal futuro verso il passato.

Nel 2015 l’esercito sandinista ha invitato Janet Pavone e Daniel Hopewell a tornare a Estelí per restaurare l’opera, i cui colori nel frattempo erano sbiaditi. Anche la superficie del muro era parzialmente crollata e il terreno aveva iniziato a ricoprire la parte inferiore del muro.

Janet Pavone, a 80 anni, ha accettato e nel 2015 è andata da Brighton a Estelí per “restituire la memoria” di ciò che il murale celebra e ricorda: la vittoria sandinista avvenuta 26 anni prima.

Nel febbraio 2018 Janet, accompagnata dal figlio Jon, con il quale viveva a Estelí, è tornata ancora una volta in Nicaragua per vedere lo stato attuale del murale, dipinto insieme ad altri artisti e giovani dell’associazione FUNARTE, che ha fondato per dare bambini un’educazione all’arte, alla pittura e alla condivisione.

In questo viaggio ha incontrato i bambini dei laboratori di oggi di FUNARTE e quelli di ieri, diventati a loro volta educatori.

Mentre il murales del Quiabù è stato restaurato, altri sono stati distrutti e altri vanno scomparendo insieme ad alcune immagini di vecchi VHS,

Janet incontra i gesti gli sguardi di se stessa giovane: un viaggio nel tempo, esplorando la memoria e l’arte pubblica di un intero Paese, ma anche di una donna rivoluzionaria.