Tratto dal romanzo best seller di Elena Ferrante
Premio per la migliore sceneggiatura alla 78esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia
Nel cast: Olivia Colman, Dakota Johnson, Jessie Buckley e Alba Rohrwacher
CANDIDATO A TRE PREMI OSCAR: Miglior attrice protagonista (Olivia Colman), Miglior attrice non protagonista (Jessie Buckley) e Miglior Sceneggiatura non originale (Maggie Gyllenhaal).
Commento della regista:
Quando ho letto il romanzo La figlia oscura, mi sono sentita pervadere da una sensazione tanto strana e dolorosa quanto innegabilmente vera. Una parte nascosta della mia esperienza di madre, compagna e donna stava trovando voce per la prima volta. E ho pensato a come fosse entusiasmante e pericoloso dare vita a un’esperienza come quella non nella quiete e nella solitudine della lettura, ma in una stanza piena di esseri umani dotati di vita pulsante e sensazioni. Come ci si sente a essere seduti accanto alla propria madre, al proprio marito, alla propria moglie o figlia nel momento in cui sentimenti ed esperienze comuni a lungo taciuti, trovano invece voce? Ovviamente esiste una sorta di sgomento e pericolo nel relazionarsi a qualcuno alle prese con cose che ci sono state dipinte come vergognose o sgradevoli. Ma quando quelle esperienze vengono portate sullo schermo, esiste anche la possibilità di trovare conforto: se qualcun altro formula quegli stessi pensieri e prova quelle stesse sensazioni, forse non si è soli. Questa è una parte della nostra esperienza che di rado trova espressione e, quando ciò accade, è per lo più attraverso l’aberrazione, la dissociazione o il sogno.