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La figlia oscura (the lost daughter)

registaMaggie Gyllenhaal
castOlivia Colman, Dakota Johnson, Jessie Buckley, Ed Harris, Peter Sarsgaard, Paul Mescal, Dagmara Domińczyk, Alba Rohrwacher, Jack Farthing, Oliver Jackson Cohen, Panos Koronis, Robyn Elwell, Ellie Mae Blake, Athena Martin Anderson, Alexandros Mylonas, Nikos Poursanidis, Konstantinos Samaa, Emmanouela Zacharopoulou, Alma Stansil, Daniela Babek, Ellie James, Isabelle Della Porta, Vassilis Koukalani, Spyros Maragoudakis
paeseStati Uniti
anno2021

Orari

Sola in una località di mare, Leda osserva ossessivamente una giovane madre e la figlia in spiaggia. Turbata dalla complicità del loro rapporto (e dalla loro famiglia, chiassosa e sinistra), Leda è sopraffatta dai ricordi legati allo sgomento, allo smarrimento e all’intensità della propria maternità. Un gesto impulsivo catapulta Leda nello strano e minaccioso universo della sua stessa mente, in cui è costretta a fare i conti con le scelte anticonformiste fatte quando era una giovane madre e con le loro conseguenze.

Tratto dal romanzo best seller di Elena Ferrante

Premio per la migliore sceneggiatura alla 78esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia

Nel cast: Olivia Colman, Dakota Johnson, Jessie Buckley e Alba Rohrwacher

CANDIDATO A TRE PREMI OSCAR: Miglior attrice protagonista (Olivia Colman), Miglior attrice non protagonista (Jessie Buckley) e Miglior Sceneggiatura non originale (Maggie Gyllenhaal).

Commento della regista:

Quando ho letto il romanzo La figlia oscura, mi sono sentita pervadere da una sensazione tanto strana e dolorosa quanto innegabilmente vera. Una parte nascosta della mia esperienza di madre, compagna e donna stava trovando voce per la prima volta. E ho pensato a come fosse entusiasmante e pericoloso dare vita a un’esperienza come quella non nella quiete e nella solitudine della lettura, ma in una stanza piena di esseri umani dotati di vita pulsante e sensazioni. Come ci si sente a essere seduti accanto alla propria madre, al proprio marito, alla propria moglie o figlia nel momento in cui sentimenti ed esperienze comuni a lungo taciuti, trovano invece voce? Ovviamente esiste una sorta di sgomento e pericolo nel relazionarsi a qualcuno alle prese con cose che ci sono state dipinte come vergognose o sgradevoli. Ma quando quelle esperienze vengono portate sullo schermo, esiste anche la possibilità di trovare conforto: se qualcun altro formula quegli stessi pensieri e prova quelle stesse sensazioni, forse non si è soli. Questa è una parte della nostra esperienza che di rado trova espressione e, quando ciò accade, è per lo più attraverso l’aberrazione, la dissociazione o il sogno.