Nel tennis il termine Battaglia dei sessi è riferito a tre partite molto famose che furono giocate tra un uomo e una donna. In particolare la seconda ebbe grande risalto mediatico per via della vittoria della giocatrice. Ed è proprio quest’ultima partita ad essere al centro del film di Jonathan Dayton e Valerie Faris, i due creatori di Little Miss Sunshine.
Avvenuta il 20 settembre 1973, quella tra Billie Jean King e Bobby Riggs, interpretati rispettivamente da Emma Stone e Steve Carell, è indubbiamente la più ricordata delle tre, spesso ignorando le altre due.
Dopo aver rifiutato un precedente incontro Billie Jean King, allora 29enne e numero 2 nella classifica femminile, fu convinta a giocare grazie ad un’ottima offerta economica. L’intrepida giocatrice si preparò duramente per l’incontro contro Bobby Riggs. Giocando frequenti smorzate (cioè colpi dati con forza trattenuta, facendo in modo che la palla cada appena oltre la rete), la King costrinse Riggs a giocare un serve & volley (una tecnica che consiste nell’eseguire la battuta spostandosi subito a rete) per lui innaturale e soprattutto troppo dispendioso dal punto di vista energetico. La strategia della King la portò alla vittoria e l’incontro fu trasmesso in TV, visto da oltre 90 milioni di spettatori.
Ma – come mostra il trailer – la risonanza mediatica della partita andò ben oltre questo. La partita catturò lo spirito del tempo e scatenò ampie discussioni sulla parità del genere, stimolando anche il movimento femminista. Mentre i media si interessarono ai due sportivi, questi si trovarono a combattere anche complesse battaglie personali.