image/svg+xml

Il seme del fico sacro (he seed of the sacred)

registaMohammad Rasoulof
castMisagh Zare, Soheila Golestani, Mahsa Rostami, Setareh Maleki, Niousha Akhshi, رضا اخلاقی راد, Shiva Ordooie, Amineh Mazrouie Arani, Mohammad Kamal Alavi, Parisa Mohyedini, Barat Azimi
paeseIran
anno2025

Orari

Iscriviti al nostro canale WhatsApp per ricevere la programmazione e aggiornamenti

Teheran. I festeggiamenti per la promozione di Iman a giudice istruttore del Tribunale della Guardia Rivoluzionaria coincidono con il movimento di protesta popolare a seguito della morte di una giovane donna.

Iman è alle prese con il peso psicologico del suo nuovo ruolo. Mentre le sue figlie, Rezvan e Sana, sono scioccate e, allo stesso tempo, elettrizzate dagli eventi, la moglie Najmeh cerca di fare del suo meglio per tenere insieme la famiglia.

Quando Iman scopre che la sua pistola d’ordinanza è sparita, sospetta delle tre donne. Spaventato dal rischio di rovinare la sua reputazione e di perdere il lavoro, diventa sempre più paranoico e inizia, in casa propria, un’indagine in cui vengono oltrepassati tutti confini, uno dopo l’altro…

CANDIDATO ALL’OSCAR 2025 COME MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE

🏆GRAN PREMIO DELLA GIURIA AL FESTIVAL DI CANNES

UN’OPERA ESTREMAMENTE CORAGGIOSA CHE SEGNA UN FONDAMENTALE PASSO. È UN MEGAFONO PER DARE VOCE A CHI LA VEDE SOFFOCARE NEL SANGUE.

“Il seme del fico sacro” di Mohammad Rasoulof non è soltanto un’opera cinematografica, ma l’eco di un’esistenza lacerata. La storia personale del regista, incarcerato per le sue posizioni critiche contro il regime in Iran e costretto a fuggire in esilio, si intreccia inevitabilmente con quella del film, che nasce come atto di resistenza, concepito tra clandestinità e pericoli costanti.

“I semi del fico sacro cadono sui rami di altri alberi attraverso gli escrementi degli uccelli. I semi germogliano e le loro radici si muovono verso il terreno. Quando le radici raggiungono il terreno, il fico sacro si regge sulle proprie gambe e i suoi rami strangolano l’albero ospite.”
Questa è la metafora con cui inizia “Il seme del fico sacro”.
Racconta qualcosa di terribile, qualcosa che possiamo cercare di capire, ma che in realtà è impossibile comprendere fino in fondo se non lo si vive.
Tutto può sembrare normale, mentre sotto la superficie si nasconde qualcosa di difficile da sradicare.
Il male non sempre si vede subito, a volte cresce piano, senza fare rumore, fino a quando è troppo tardi.
È un film che ti resta dentro e lascia domande alle quali è difficile dare risposta.