
Ne Il più bel secolo della mia vita, Valerio Lundini, al suo esordio da protagonista, e Sergio Castellitto nei panni di un uomo centenario, sono in perfetto equilibrio tra loro, e regalano al pubblico una commedia originale, basata sui dialoghi, capace di unire risate e tenerezza affrontando il tema della morte e dell’attesa di essa. Il più bel secolo della mia vita risulta dunque un film riuscito, ben stratificato, e on the road, infarcito di un afflato favolistico che mescola il mondo reale con quello surreale. La capacità di mescolare questi due elementi è una caratteristica intrinseca delle favole, e la canzone di Brunori diventa un piccolo inno morale che sottolinea il tema del film. Ascoltandola alla fine, ci si rende conto che il testo rappresenta una spiegazione emotiva di ciò che è accaduto nel corso della storia.