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Il piacere e’ tutto mio (good luck to you, leo grande)

registaSophie Hyde
castEmma Thompson, Daryl Mc Cormack, Isabella Laughland, Les Mabaleka, Lennie Beare, Carina Lopes, Charlotte Ware
paeseRegno Unito
anno2022

Orari

La storia ruota attorno alla vicenda personale di Nancy Stokes un’insegnante in pensione, vedova, con alle spalle un matrimonio solido e rigoroso a cui però è sempre mancato un po’ di brivido. Ormai sola, Nancy decide di cercare quello che nella vita di coppia non ha mai trovato: una soddisfacente esperienza sessuale. Si rivolge così a un’agenzia di gigolò e sceglie di incontrare Leo Grande. Giovane e affascinante, Leo Grandesembra essere tutto quello per cui Nancy è pronta a pagare: un uomo in grado di realizzare le sue fantasie. Ma nel corso di tre incontri in una camera di hotel le dinamiche cambiano: Leo si dimostra non solo come un uomo con cui fare dell’ottimo sesso, ma anche una persona con cui parlare e nonostante la differenza d’età, tra i due nascerà un rapporto di fiducia che porterà Nancy a riscoprire se stessa…

Titolo decisamente azzeccato nella traduzione italiana (per una volta) per il nuovo film di Emma Thompson, Il piacere è tutto mio. Presentata in anteprima al Sundance Film Festival 2022 e, a ruota, alla Berlinale, la pellicola dimostra che parlare di sesso e piacere femminile si può senza falsi pudori e senza alcuna volgarità. Basta avere un team ben affiatato al servizio di un’attrice straordinaria, pronta a “mettersi a nudo” (nel senso letterale del termine) grazie alla complicità di una spalla altrettanto efficace. Il risultato è un film intimo, sincero e divertente che dà una spallata a decenni di tabù e condizionamenti psicologici in una manciata di ore trascorse in una stanza d’hotel.

Un film che disegna un vero e proprio intimo spaccato sulla solitudine. Una storia a due voci con una brillante Emma Thompson e un sorprendente Daryl McCormack.

Il piacere è tutto mio tratta con grande delicatezza, schiettezza e senza pruderie un argomento che per molti è tabù, quello della sessualità femminile nella mezza età e oltre. La storia ha un forte sottotesto politico e sociale, radicato nella cultura britannica ma applicabile a tutte quelle situazioni in cui le convenzioni di una borghesia ipocrita hanno provocato traumi irreversibili a generazioni di donne che dovevano essere moglie e madri rispettabili, in pubblico come in camera da letto.

Retaggi di preistoriche società patriarcali, in cui la figura femminile veniva (e viene) trattata in maniera ignobile, comportamenti che negli anni hanno provocato danni irreparabili e di cui solo adesso ci si sta accorgendo a pieno, senza però ancora il necessario pentimento da parte di chi ne è stato causa.

Mettendo da parte queste fondamentali aspetti per tornare a esplorare quelli squisitamente cinematografici, Il piacere è tutto mio è una sofisticata piece teatrale ambientata in una camera d’albergo che grazie all’ottima regia e al sapiente montaggio non limita l’azione dei due protagonisti. Spazio e tempo sono gestiti con maestria, il ritmo tra i due personaggi è perfetto, senza tempi morti o stanchezze narrative.

E se Emma Thompson è una sicurezza (interpretazione per cui meriterebbe una candidatura all’Oscar), la bella sorpresa è Daryl McCormack, noto agli appassionati della serie Peaky Blinders ed ennesimo talento sfornato dall’inesauribile scuola britannica.