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Il grande lebowski (the big lebowski)

registaJoel Coen, Ethan Coen
castJeff Bridges, John Goodman, Steve Buscemi, Julianne Moore, David Huddleston, Philip Seymour Hoffman, John Turturro, Sam Elliott, Peter Stormare, Aimee Mann, Philip Moon, Mike Gomez, Marshall Manesh, Leon Russom, Jerry Haleva
paeseStati Uniti
anno1997

Orari

Jeffrey “Drugo” Lebowski, i cui fondamentali interessi nella vita sono il bowling e il cocktail White Russian, viene scambiato da un gruppo di criminali per un suo omonimo miliardario. Recatosi da costui per chiedere la sostituzione del tappeto che i malviventi gli hanno rovinato, l’uomo verrà coinvolto in un pericolosa e pazzesca avventura.

Il Cinema Ritrovato al cinema. Classici restaurati in prima visione

Restaurato in 4K da Universal Pictures presso il laboratorio NBCUniversal Studio Post

A 25 ANNI DALL’USCITA IN SALA, TORNA IN VERSIONE RESTAURATA IL GRANDE LEBOWSKI, SCRITTO E DIRETTO DAI FRATELLI COEN. PERSONAGGI MEMORABILI COME IL DRUGO DI JEFF BRIDGES, I DIALOGHI E LE CITAZIONI STRAVAGANTI, LE GRANDI PROVE ATTORIALI E UNA GRANDE COLONNA SONORA L’HANNO CONSACRATO A FILM CULT TRA I PIÙ IMPORTANTI DELLA STORIA DEL CINEMA, TRA IRONIA E IRRIVERENZA, SURREALISMO E ANALISI LUCIDA DELLA REALTÀ.

The Coen Brothers’ cult returns to theaters in 4k restored version.

Jeff “The Dude” Lebowski, mistaken for a millionaire of the same name, seeks restitution for his ruined rug and enlists his bowling buddies to help get it.

«Ero preoccupato sul fatto che sarei stato diretto da due persone. Adoro mio fratello, ma credo che non riuscirei a dirigere un film insieme a lui. Mi chiedevo come sarebbe stato essere diretto da questi due fratelli, e c’è stato un solo momento di disaccordo per una scena. Si tratta del momento in cui colpisco i birilli da bowling con la mia testa. Joel mi ha detto ‘Adesso, quando colpisci i birilli con la testa, fai una smorfia perché ti aspetti ti sentire dolore’. Ethan si è opposto ‘No, lo pensi davvero? Io credo che dovrebbe sorridere, come se fosse divertente essere una palla da bowling ball.’ Hanno continuato a discutere a lungo e alla fine hanno deciso di girare entrambe le soluzioni.» (Jeff Bridges)

«Il grande Jeffrey ‘Dude’ Lebowski, un reduce di giuste battaglie. Un eroe dei nostri (altri) tempi. Molto di più: un’icona di stile, con le sue camicie hawaiane, i bermuda, i sandali, la stazza debordante e filosofica, la malinconica coscienza di trovarsi sempre altrove rispetto al senso delle cose (che comunque non esiste). Beve Alexander, gioca a bowling, ha una collezione di amici scombinati, si confonde in cose di sesso con una maliarda rossa, figlia del miliardario che l’ha assunto perché porti a termine un affare di riscatti (il rapimento è il congegno narrativo di base, per i film dei Coen fino agli anni Novanta). Lebowski è insomma un Marlowe post-hippy, cinico quanto basta a salvarsi la vita, fedele ai propri principi etici ed estetici, incline a certi sogni lisergici. Nel loro film più divertente e rilassante, i Coen compongono con delicatezza l’elegia d’una marginalità di gran classe. In fondo, dopo di lui abbiamo guardato con più rispetto i nostri vecchi tappeti kilim: perché se Dude Lebowski ha detto che “danno un tono all’ambiente”, bisogna pur credergli.» (Paola Cristalli)