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Il castello errante di howl (hauru no ugoku shiro) (ed. spec.)

registaHayao Miyazaki
castChieko Baisho, Takuya Kimura, Akihiro Miwa, Tatsuya Gashûin, Ryunosuke Kamiki, Haruko Katô, Yayoi Kazuki, Mayuno Yasokawa, Yo Oizumi, Rio Kanno, Akio Otsuka, Daijirô Harada
paeseGiappone
anno2005

Orari

Sophie ha diciotto anni e ogni giorno lavora instancabilmente nel negozio di cappelli del suo defunto padre. Un giorno, durante una rara escursione in città, per caso incontra il Mago Howl. Howl è ardito e bello, ma come tutti i maghi un po’ smidollato. La Strega della Spazzatura, equivocando la natura del loro rapporto, getta una maledizione su Sophie, trasformandola in una novantenne rugosa. Sophie va via di casa e girovaga in una distesa desolata dove per caso entra nel castello mobile di Howl. Nascondendo la sua identita’, diventa la donna delle pulizie. La vecchia petulante Sophie rimette a posto la casa, con molto piů brio di quanto ne avesse in origine. Cosa farà Sophie e cosa capiterà tra lei e Howl?

2004 MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA: PREMIO OSELLA
2005 NEW YORK FILM CRITICS CIRCLE AWARDS: MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE

Adattamento del romanzo di Diane Wynne Jones, “Il castello errante di Howl” è uno dei titoli più citati e amati del maestro giapponese: un’esperienza totalizzante di colori e musiche, una nuova variazione sull’eterno confronto tra bene e male e sui loro contorni sfumati e un inno alla gioia del racconto.

«Non cerco mai di lanciare alcun tipo di messaggio o di imporre una mia precisa visione delle cose. Se sono deducibili nei miei film, si rivelano come per un processo naturale. Molti credono che stia raccontando delle verità molto profonde, in realtà ciò che più mi piace in una storia è la semplicità. Ciò che ci ha spinto a realizzare Howl è la constatazione di quanti faccende tristi ci siano nel mondo, come le guerre o le crisi economiche. Speriamo che, tramite il film, gli spettatori possano ritrovare il coraggio e anche un po’ di speranza. Il mondo futuro potrà essere ancora bello e prezioso, ci conviene resistere ed esplorarlo» (Hayao Miyazaki)