MARTEDI’ 24 MAGGIO A 3 EURO PER TUTTI
Un poetico bianco e nero per raccontare l’amicizia tra un adulto e un bambino negli alti e bassi del quotidiano. Mike Mills torna ai suoi temi più cari: il senso di inadeguatezza alla vita, la crescita, la forza dell’amicizia, il perché della felicità e il perché del dolore.
«Volevo giocare con elementi contrapposti. Da un lato il film parla dei momenti più comuni: fare il bagno a un bambino, dargli la buonanotte. Dall’altro, viaggiando nelle grandi città, ascoltando i giovani pensare ad alta voce al loro futuro e al futuro del mondo, quella storia intima si sposta nel contesto di una storia molto più grande. Spesso mi capita di percepire tutto ciò anche con mio figlio: il nostro tempo insieme è così personale, eppure le più grandi preoccupazioni della vita stanno tutte lì» (Mike Mills)
«Essere figlio, fratello, genitore, amico. Fare i conti con il prevedibile e l’imprevedibile dell’esistenza. Gestire emozioni e sentimenti, esprimerli. Fare esperienze e ricordarle. In una parola: vivere. Di questo vuole parlare Mike Mills: con ambizione, certo, ma anche con la consueta umiltà di fronte alle cose e alle persone, con l’abituale cuore aperto per accogliere eventi e sentimenti. Con quel minimalismo dolce cui ha abituato col suo cinema precedente. (…) Mills è uno bravo. Scrive e dirige i suoi film riuscendo a cogliere la natura intima dei suoi personaggi, ad acquarellare con delicatezza sentimenti e stati d’animo, ad ascoltare quello che la storia richiede, oltre che a imporre una direzione. È per questo che, alla fine della fiera, C’mon C’mon riesce a tenerti lì con lui, e perfino muoverti a una composta commozione.» (Federico Gironi, comingsoon.it)