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Buena vista social club (ried.)

registaWim Wenders
castCompay Segundo, Eliades Ochoa, Ry Cooder, Joachim Cooder, Ibrahim Ferrer, Omara Portuondo, Rubén González, Orlando 'Cachaíto' López, Amadito Valdés, Manuel 'Guajiro' Mirabal, Barbarito Torres, Pío Leyva, Manuel 'Puntillita' Licea, Juan De Marcos González, Lázaro Villa, Octavio Calderon, Angel Terry Domech, Ibrahim Ferrer Jr., Manuel Galbán, Hugo Garzón, Carlos González, Gilberto 'Papi' Oviedo, Alejandro Pichardo, Jesús 'Aguaje' Ramos
paeseGermania
anno1999

Orari

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Il documentario musicale diretto da Wim Wenders che accompagna Ry Cooder e i suoi amici musicisti nel loro viaggio di ritorno a Cuba, dopo la vittoria del Grammy Award per il disco Buena Vista Social Club.

Uno dei film musicali più coinvolgenti di sempre, un successo planetario.

Un gruppo di vecchie glorie della musica tradizionale cubana (Compay Segundo, Ibrahim Ferrer e Omara Portuondo, fra gli altri) viene riunito dal chitarrista Ry Cooder (già sodale di Wim Wenders e autore della leggendaria colonna sonora di Paris, Texas) per realizzare un disco e una tournée.

Confessioni personali, percorsi musicali, racconti di vita vissuta s’intrecciano in uno splendido affresco dove la macchina da presa di Wenders, con movimenti fluidi e avvolgenti, cattura il cristallino talento e l’insopprimibile gioia di vivere di questi straordinari musicisti.

“Sono andato a L’Avana per girare il film, un posto dove non ero mai stato prima. Tutto ciò che conoscevo era la musica che questi vecchi avevano prodotto, una musica elettrizzante, inebriante, contagiosa. Una volta che ho visto e filmato L’Avana, ho capito cosa c’era di così speciale in questa musica: era uscita da questa città. Quella musica era il sangue di questa città. Il luogo era trasceso nel suono, per così dire, aveva trovato un’altra forma di esistenza in queste canzoni. E questi vecchi seppero produrre e riprodurre quella storia del loro luogo, perché non l’avevano abbandonata, come tanti altri musicisti prima di loro che erano fuggiti dal paese per andare in Florida, in Messico, in Spagna. […] Il loro senso di identità e di appartenenza, l’incredibile amore per il proprio posto, che aveva procurato a questi vecchi tanto dolore e tanta sofferenza, si era rivelato anche la loro forza e la loro grazia salvifica. Pensavo di girare un documentario, e invece eravamo lì pronti a essere testimoni di una favola che nessuno avrebbe potuto immaginare” (Wim Wenders)