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Atlantide

registaYuri Ancarani
castDaniele Barison, Maila Dabalà, Bianka Berényi, Alberto Tedesco, Jacopo Torcellan
paeseItalia
anno2021

Orari

Daniele è un giovane di Sant’Erasmo, un’isola della laguna di Venezia. Vive di espedienti, ed è emarginato anche dal gruppo dei suoi coetanei, i quali condividono un’intensa vita di svago, che si esprime nella religione del barchino: un culto incentrato sulla elaborazione di motori sempre più potenti, che trasformano i piccoli motoscafi lagunari in pericolosi bolidi da competizione. Anche Daniele sogna un barchino da record, che lo porti in testa alla classifica. Ma tutto ciò che fa per realizzare il suo sogno e guadagnarsi il rispetto degli altri finisce per rivoltarglisi contro, tragicamente. Il degrado che intacca le relazioni, l’ambiente e le pratiche di una generazione alla deriva viene osservato attraverso gli occhi del paesaggio senza tempo di Venezia. Il punto di non ritorno è una balorda, residuale storia di iniziazione maschile, violenta e predestinata al fallimento, che esplode trascinando la città fantasma in un trip di naufragio psichedelico.

ATLANTIDE NEL FILM DI YURI ANCARANI È LA LAGUNA VENEZIANA, CHIUSA DA ISOLE AI MARGINI DELLA CITTÀ SONTUOSA E ATTRAVERSATA DA BARCHE CHE NAVIGANO SULLE ACQUE PIATTE. ATLANTIDE È ANCHE LA TERRA DI NESSUNO DI UNA GENERAZIONE DI VENTENNI STORDITI DA UN LUOGO INNATURALE E TROPPO ACQUATICO PER UN MONDO CONTEMPORANEO FRENETICO E VELOCE CHE DI ANFIBIO HA SOLO LO SCHERMO LIQUIDO DEGLI SMARTPHONE.  “ATLANTIDE” È UN FILM CHE CERCA DI RICUCIRE LA BELLEZZA SENZA TEMPO DI VENEZIA CON IL VUOTO DEL PRESENTE. 

L’AUTORE

Yuri Ancarani (Ravenna 1972) è un video artista e regista italiano. Le sueopere nascono da una continua commistione fra cinema documentario e arte contemporanea, e sono il risultato di una ricerca spesso tesa ad esplorare regioni poco visibili del quotidiano, realtà in cui l’artista si addentra in prima persona.
Con il suo film documentario “The Challenge” del 2016, segnalato da Indiewire tra i 9 film indipendenti da non perdere, ha vinto il Premio Speciale della Giuria a Locarno.
I suoi lavori sono stati presentati in numerose mostre e musei nazionali e internazionali, tra cui la Biennale di Venezia, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, il MAXXI di Roma, il Guggenheim di New York, l’Hammer Museum di Los Angeles, la Kunsthalle di Basilea, la Triennale e il PAC di Milano, il Castello di Rivoli. Tra i festival cinematografici a cui ha partecipato, ci sono la Mostra di Venezia, i festival di Locarno, Rotterdam, Viennale, New Directors/New Films, TIFF Toronto e SXSW – South by Southwest.

NOTE DI REGIA

Atlantide è un film nato senza sceneggiatura. I dialoghi sono rubati dalla vita reale, e la storia si è sviluppata in divenire durante un’osservazione di circa quattro anni, seguendo la vita dei ragazzi.
Questo metodo di lavoro mi ha dato la possibilità di superare il limite di progettazione tradizionale nel cinema: prima la scrittura e poi la realizzazione. Così il film ha potuto registrare in maniera reattiva questo momento di grande cambiamento di Venezia e della laguna, da un punto di vista difficile da percepire, attento allo sguardo degli adolescenti.
Il desiderio di vivere così da vicino le loro vite, dentro i loro barchini, ha reso possibile tutto il resto: Il film si è lentamente costruito da solo.