image/svg+xml

Alabama Monroe – Una Storia d’Amore

castJohan Heldenbergh, Veerle Baetens, Nell Cattrysse, Geert Van Rampelberg, Nils De Caster, Robby Cleiren, Bert Huysentruyt, Jan Bijvoet

Tra Elise e Didier è amore al primo sguardo.

Quell’amore raro e prezioso che unisce, talora, le persone dall’indole più diversa.

Elise gestisce uno studio di tatuaggi, sua grande passione: ogni tatuaggio è per lei un simbolo di vita vissuta, accompagna il suo cuore e le sue emozioni ed Elise lo sfoggia con orgoglio sul suo corpo delicato.

Didier è da sempre innamorato dell’America: per lui è la terra delle infinite opportunità, il Paese per sognatori, ma soprattutto la patria della sua amatissima musica bluegrass che Didier interpreta suonando il banjo in un gruppo musicale.

Ed è proprio il comune entusiasmo per la musica e la cultura americana ad esaltare la loro storia d’amore: Elise si unisce al gruppo di Didier e, tutti insieme, si esibiscono in travolgenti serate dove ogni performance trasuda amore, complicità e passione.

Un alone magico sembra circondare questa coppia fuori dagli schemi, coronato dall’arrivo, per quanto inaspettato, della piccola Maybelle, una bellissima bambina.

Ma quando all’etá di sei anni Maybelle si ammala gravemente, questo cerchio perfetto di felicità che Elise e Didier si sono costruiti attorno sembra inesorabilmente spezzarsi.

La loro risposta alla sofferenza e al dolore inizia a prendere strade diverse: tutto quello che entrambi amano e in cui credono viene messo duramente alla prova ed affiorano in superficie le loro profonde divergenze d’opinione sul senso della vita.

Come in un flashback, Elise e Didier rivedono scorrere davanti ai propri occhi la loro intensa storia d’amore, dalla gioia del primo incontro alla comune lotta per salvare la figlia.

Riuscirá il loro amore ad essere più forte del loro destino?


  •   Miglior film straniero – César 2014
  •  Nomination miglior film straniero – Oscar 2014
  •  Premio del Pubblico, Panorama – Festival di Berlino
  •  Label Europa Cinemas – Festival di Berlino
  •  Miglior attrice, Veerle Baetens – Tribeca Film Festival
  •  Miglior sceneggiatura – Tribeca Film Festival
  •  Miglior attrice, Veerle Baetens – European Film Awards 2013
  •  Premio LUX 2013 – Premio del Parlamento Europeo
  •  Premio del Pubblico Politiken – CPH PIX (Danimarca)
  •  Delfino d’oro – Festróia Festival Internacional de Cinema de Tróia (Portogallo)
  •  Fipresci – Festróia Festival Internacional de Cinema de Tróia
  •  Signis – Festróia Festival Internacional de Cinema de Tróia
  •  Premio del Pubblico – Norwegian International Film Festival
  •  Premio Princess Dialta Alliata di Montereale – Hawaii International Film Festival
  •  Premio del Pubblico – Tallinn Black Nights Film Festival (Estonia)

Elise è una tatuatrice che ha inciso sul corpo la propria storia, cancellando via via i nomi degli uomini che ha amato per coprirli con nuovi tatuaggi. Didier è un cantante di musica bluegrass che suona il banjo in un gruppetto belga innamorato del mito dell’America rurale. Quando si incontrano, è amore a prima vista e il riconoscersi reciproco di due outsider nel Belgio conformista e ordinato. Ad unirli indissolubilmente, oltre all’attrazione profonda, è l’amore per la musica. E per la prima volta nella loro vita Elise e Didier, che si credevano destinati alla precarietà dei sentimenti, decidono di impegnarsi fino in fondo, mettendo al mondo la figlia Maybelle. Ma anche il più eterno dei vincoli può essere reversibile, e i due innamorati lo scopriranno a proprie spese.

Felix Van Groeningen, il regista fiammingo di Alabama Monroe, sceglie inequivocabilmente la strada del melodramma e spinge la narrazione al di sopra delle righe, sia nel raccontare la storia d’amore assoluta e totalizzante fra i due protagonisti, sia nell’addentrarsi coraggiosamente nell’evoluzione tragica degli eventi. Perché come nelle canzoni bluegrass che Elise e Didier cantano insieme, il dolore va consumato fino in fondo, senza mai sottrarvisi. Alabama Monroe diventa dunque la storia di due esseri umani che maneggiano sentimenti forti e vivono fino all’estremo le proprie passioni, siano esse musicali, artistiche o sentimentali. Van Groeningen però ha l’accortezza di decostruire la narrazione in modo da inframmezzare il dolore del presente con il ricordo dolcissimo e straziante del passato, attraverso continui passaggi avanti e indietro nel tempo, fino alle ultime scene che invece procedono con la linearità inesorabile di una conclusione annunciata. Dunque vediamo Elise e Didier nei vari momenti della loro storia cogliendo l’intensità e l’immediatezza del loro rapporto tanto nella gioia quanto nel dolore. E riusciamo a gestire l’andamento melodrammatico grazie alle boccate d’ossigeno fornite dai momenti sereni ripercorsi dalla storia.
I due attori protagonisti diventano Elise e Didier con un livello di autenticità e identificazione raramente visti nel cinema recente. Johan Heldenbergh, che è anche autore della pièce teatrale da lui diretta in palcoscenico su cui si basa Alabama Monroe, interpreta Didier come una creatura primordiale con un’inesauribile energia vitale e una dirompente carica rabbiosa quando la vita gli riserva il suo lato più oscuro e le politiche degli uomini non fanno nulla per aiutarlo. Veerle Baetens, vincitrice dell’European film award per il ruolo di Elise, ha una recitazione epidermica perfettamente consona ad una donna che usa la propria pelle per esprimere ogni suo sentimento.
Pluripremiato in Europa e negli Stati Uniti, principale rivale de La grande bellezza ai premi Oscar, Alabama Monroe è un film quintessenzialmente europeo nell’impianto narrativo e nella recitazione (in fiammingo), ma ispirato alla cultura folk americana e agli stilemi del cinema indipendente d’oltreoceano. Il risultato non è un’ibridazione senza carattere ma, al contrario, una testimonianza di quanto le due culture cinematografiche possano rivelarsi profondamente complementari. (mymovies.it)