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Marguerite

castCatherine Frot, Christa Théret, André Marcon, Michel Fau, Sylvain Dieuaide, Denis Mpunga, Aubert Fenoy

Presentato nella rassegna “I MARTEDI a 3 EURO”

1921, inizio dei ruggenti anni venti. Non lontano da Parigi, nel castello di Marguerite Dumont si festeggia. Come ogni anno, un gruppo di appassionati di musica vi si riunisce a favore di una grande causa. Nessuno sa molto della proprietaria, tranne che è ricca e che ha dedicato tutta la vita alla sua passione: la musica. Marguerite canta. Canta con tanto entusiasmo, ma è terribilmente stonata. Simile all’immaginaria Bianca Castafiore, vive la sua passione come in una bolla, e gli ipocriti spettatori che accorrono per ridere di lei si comportano come se fosse davvero la diva che è convinta di essere. Quando un giovane e irriverente giornalista decide di scrivere un articolo celebrativo sull’esibizione di Marguerite, la donna comincia a credere ancora di più nel proprio talento e trova il coraggio per seguire il suo sogno fino in fondo. Nonostante la riluttanza del marito, e con l’aiuto di una vecchia gloria del palcoscenico, decide di esercitarsi per affrontare la prima serata davanti a una platea di sconosciuti.

Commento del regista
Credo che per fare un film si debba avere non soltanto qualcosa da dire ma anche qualcosa da tacere. È innanzitutto il mistero di un personaggio ciò che mi dà la voglia di filmarlo. Filmarlo per esprimere un’emozione, una musica interiore. Marguerite ha dedicato la sua vita alla musica, alla bellezza. Ma, senza rendersene conto, è tragicamente stonata, sublimamente stonata. Canta l’opera come un bambino potrebbe lacerare una rosa. La cosa è comica perché è crudele. Poiché Marguerite è in primo luogo una donna innamorata che vuole vivere le sue passioni. Mai nessuno le ha detto che era stonata. Perché? Cos’è questa lacerazione nella sua voce e nei nostri cuori? Abbiamo tutti bisogno di illusioni per vivere.